Progetto PRIMIS

Viaggio multiculturale tra Italia e Slovenia attraverso il prisma delle minoranze

Ti portiamo con noi alla scoperta delle minoranze linguistiche del Friuli Venezia Giulia, valorizzate dal Progetto PRIMIS attraverso la creazione di 4 Centri Multimediali tra Italia, Slovenia e Veneto Orientale.

Arte&Vento

Viaggio attraverso il prisma delle minoranze

Il Friuli Venezia Giulia è una regione molto interessante da visitare non solo per la bellezza dei suoi paesaggi naturali, ma anche per la ricchezza della sua cultura e delle sue minoranze linguistiche. Conoscere queste comunità autoctone e la loro storia può essere un’esperienza molto arricchente, che permette di scoprire la regione in modo più autentico.

La regione è infatti abitata da numerose comunità autoctone che conservano le proprie lingue e tradizioni millenarie. La presenza di queste minoranze è visibile in tutto il territorio, nei centri storici, nelle chiese, nei dialetti e nelle tradizioni gastronomiche. Ogni comunità ha la propria storia, usi e costumi, che si riflettono nella cultura locale. Questa diversità culturale è un patrimonio unico e prezioso che arricchisce la regione dal punto di vista umano e culturale.

Siamo stati fortunati ad avere l’opportunità di partecipare ad un Educational Tour che ci ha permesso di scoprire i luoghi coinvolti nel progetto PRIMIS, approfondendo la conoscenza delle minoranze linguistiche nel territorio di confine tra Italia e Slovenia. Durante i due giorni ci siamo immersi a fondo nel territorio e nelle sue persone, e abbiamo potuto apprezzare la bellezza del patrimonio linguistico, culturale e naturale delle comunità autoctone dell’area di programma.

Il progetto trasferisce le sue peculiarità nel settore turistico e nella promozione del territorio transfrontaliero con l’utilizzo di strumenti interattivi e multimediali. Abbiamo apprezzato la capacità di PRIMIS di coinvolgere le comunità locali nel progetto, attraverso la creazione di una rete di partner e stakeholder, che ha permesso di promuovere il patrimonio culturale e linguistico della regione in modo efficace e sostenibile.

Partner del progetto

Italia: ATS Projekt, Regione del Veneto – Direzione relazioni affari internazionali comunicazione e SISTAR u.o. Cooperazione Internazionale, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Direzione Centrale cultura e sport, Unione regionale economica slovena (Slovensko Deželno Gospodarsko Združenje), Fondazione centro studi transfrontaliero Comelico e Sappada, GAL Venezia Orientale

Slovenia: Unione italiana, CAN Costiera, Regijska Razvojna Agencija Zeleni Kras, Turistična gostinska zbornica Slovenije

Arte&Vento
Arte&Vento
Museo della Bora

Il progetto PRIMIS mira a valorizzare il patrimonio linguistico, culturale e naturale delle comunità linguistiche autoctone dell’area programma al fine di attrarre il turismo culturale sostenibile. L’area programma è multiculturale e multilinguistica, con la presenza di minoranze nazionali slovena e italiana, cimbri, ladini e friulani.

Grazie a questo progetto sono stati sviluppati 4 Centri multimediali, una piattaforma multimediale e una guida digitale per divulgare le specificità e le peculiarità delle comunità linguistiche autoctone, la valorizzazione di eventi culturali, attività informative e formative per target group specifici. L’approccio innovativo prevede l’utilizzo di strumenti multimediali con realtà immersiva e virtuale nei Centri multimediali, trasferendo nel settore turistico le peculiarità multiculturali e multilinguistiche.

Il Centro Multimediale di Bibione

La minoranza friulana in Veneto

La presenza della minoranza friulana in Veneto è testimoniata da numerosi aspetti della cultura locale, come ad esempio la presenza di toponimi friulani e la diffusione di piatti tipici della cucina friulana.
Bibione in particolare ha una mescolanza delle due culture che si rispecchia nella lingua parlata, nella gastronomia e nella tradizione locale, che presenta influenze sia venete che friulane.

Il centro multimediale situato all’interno del Faro di Bibione è un’esperienza immersiva che ha l’obiettivo di promuovere la lingua e la cultura della minoranza friulana presente nella zona.
Al centro della sala si trova una postazione touch monitor che consente di muovere il fascio di luce virtuale del faro sul territorio del Veneto Orientale, per scoprire scampoli di cultura friulana, veicolati da poesie nell’idioma locale e da canti popolari. Il centro multimediale si rivolge tanto ai residenti quanto ai turisti in villeggiatura a Bibione, con l’obiettivo di instillare curiosità nel visitatore e invogliarlo alla scoperta di un entroterra che ha molto altro da mostrare e che riserva una storia interessante da raccontare.

Museo della Bora
Museo della Bora
Museo della Bora

Il Centro multimediale di Trieste

Stik – Centro informativo multimediale della Comunità Nazionale Slovena in Italia presso il Narodni dom di Trieste

La minoranza slovena in Friuli Venezia Giulia

In Friuli Venezia Giulia esiste un’importante minoranza slovena che si è sviluppata in diverse zone della regione, come la Valcanale, la Val Resia, la Valle del Torre, le Valli del Natisone, il Collio, l’Isontino e il Carso. Gli sloveni presenti in queste zone, infatti, hanno una forte presenza culturale e linguistica, mantenendo la propria lingua, tradizioni e cultura, e rappresentano un importante patrimonio di diversità e multiculturalismo.

La realtà della minoranza slovena in Friuli Venezia Giulia è sempre stata estremamente vivace e attiva, ma era preclusa a chi non parlava lo sloveno e non faceva parte della comunità locale. La creazione di questo centro multimediale apre una finestra sul mondo sloveno e vuole avvicinare le realtà friulana, italiana e slovena. 

Il centro multimediale si distingue per un design e un impatto visivo attentamente curati, che lo rendono allettante e accogliente. Ogni elemento presentato al suo interno è concepito per offrire un’esperienza interattiva coinvolgente che stimola uno dei quattro sensi dei visitatori. Questa caratteristica assume un’importanza fondamentale nell’attuale contesto culturale, dove i musei e i luoghi di cultura devono saper coinvolgere attivamente il pubblico, in particolare quando si tratta di musei effimeri che raccontano la cultura, le tradizioni e la storia di una specifica comunità.

Museo della Bora
Museo della Bora
Museo della Bora

Il Centro multimediale di Santo Stefano di Cadore

Centro informativo multimediale del Comelico (CiCo)

La minoranza ladina e la minoranza cimbra in Veneto

Il ladino è una lingua romanza derivata dal latino. La minoranza ladina in Veneto è presente soprattutto nella vallata di Comelico, dove abitano poco più di 7000 persone, la maggior parte delle quali parla ladino. Le comunità locali mantengono vive le tradizioni e la cultura ladina, come dimostrano le 16 Regole del Comelico che adornano le sedi amministrative e assembleari delle antiche famiglie della valle. Le scuole dell’obbligo nella vallata includono l’insegnamento del ladino nelle ore curricolari, tenute da insegnanti madrelingua, e attività collaterali come il teatro e la musica. 

Il Cimbro è una lingua germanica presente in Veneto, la cui origine è ancora oggi oggetto di dibattito tra gli studiosi. Si ritiene che la lingua cimbra abbia origini nella migrazione di gruppi provenienti dall’area bavaro-tirolese intorno all’800-1220 d.C. che trovarono rifugio in territori isolati come l’Altopiano dei Sette Comuni.

Se sei interessato ad approfondire la conoscenza delle minoranze linguistiche ladina e cimbra del Veneto, due luoghi da non perdere sono il Cico (Centro Multimediale del progetto PRIMIS) e il Museo Algudnei di Dosoledo. Quest’ultimo è un museo etnografico che offre una meravigliosa panoramica sulla storia, la cultura e le tradizioni locali delle comunità ladine del Comelico. Il nome Algudnei, che significa “Qualcosa di noi”, riflette l’obiettivo del museo di far scoprire ai visitatori la ricchezza e la diversità del patrimonio culturale delle minoranze linguistiche locali.

Museo della Bora
Museo della Bora
Museo della Bora

Il Centro multimediale di Capodistria

Centro multimediale Gravisi

La minoranza italiana in Slovenia

La presenza italiana in Istria ha una lunga storia che risale all’epoca romana e si è sviluppata nel corso dei secoli attraverso l’architettura, l’arte, la cultura e la lingua italiana. Tuttavia, nel corso del XX secolo, la penisola istriana ha conosciuto una serie di sovranità e conflitti ideologici che hanno ridotto la presenza italiana a una minoranza. Nonostante ciò, la Comunità Nazionale Italiana in Slovenia ha mantenuto salda la propria unitarietà e ha costituito numerose Comunità degli Italiani, ben 51 tra Slovenia e Croazia.

Il Centro multimediale dell’Unione Italiana in Croazia si trova a Capodistria e attualmente si stanno ultimando i lavori di edilizia per l’allestimento del museo. In collaborazione con il Centro di ricerche storiche, sono stati individuati i contenuti per il percorso espositivo che presenteranno ai visitatori le tradizioni, gli usi e i costumi, l’architettura e le opere d’arte, i personaggi illustri della comunità italiana in Croazia, così come alcuni cenni storici sulla sua formazione come minoranza. Il Centro multimediale sarà un continuo work in progress con la possibilità di integrare i contenuti nel tempo. L’obiettivo principale sarà quello di attirare i giovani e gli istituti scolastici per far conoscere la comunità italiana in Croazia e promuovere il bilinguismo come un arricchimento culturale.

Museo della Bora
Museo della Bora
Museo della Bora

Per informazioni sui centri multimediali, gli orari di apertura e le modalità di visita potete visitare il sito del progetto PRIMIS ita-slo.eu/it/primis

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