Castello di Ragogna
uno sguardo aperto sul Tagliamento
Il Castello di Ragogna sorge nei secoli VI-XVIII, a opera dei romani, a difesa della strada vicinale romana che da Concordia Sagittaria portava ad Osoppo. Abbiamo potuto visitarlo in occasione di “Castelli Aperti”: seguici!
Ragogna è un piccolo paese del Friuli Collinare. Il suo nome, originariamente Reunia, sembra etimologicamente legato alla presenza del fiume Tagliamento.
Un borgo piccolo ma ricco di storia: in epoca romana punto di snodo sulla via che portava a da Concorda Saggittaria a Osoppo; centro di rifugio per le popolazioni in epoca longobarda e infine legato ai fatti bellici avvenuti durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale.
Il Castello di Ragogna sorge nei secoli VI-XVIII, a opera dei romani, a difesa della strada vicinale romana che da Concordia Sagittaria portava ad Osoppo.
Ciò che più vi colpirà (e ci ha colpito) di questo castello è il panorama che offre: di fronte ai vostri occhi si apre il corso del Tagliamento in tutta la sua meravigliosa sfumatura di azzurri. La guida che ci ha accompagnato ci ha detto: “immaginatelo davvero colmo d’acqua, completamente navigabile com’era a quel tempo”. Pensate che era una vera e propria via di comunicazione, la “ferrovia” di quei tempi: persone, legname, merci, materiali di costruzione: tutto passava per questo corso d’acqua.
Durante Castelli Aperti alcune sale del castello ospitavano gli amanuensi di “Scriptorium Foroiuliense” , Associazione Culturale di Ragogna votata all’insegnamento dell’Arte Calligrafica Antica.
L’Associazione ha allestito un vero e proprio opificium librorium, una vera e propria “fabbrica” del libro medievale: abbiamo potuto assistere infatti alla realizzazione di fogli di carta! Il procedimento era lungo e complesso, nulla a che vedere con l’idea che abbiamo oggi della produzione di un libro.
Per realizzare un foglio di carta si utilizzavano stracci in cotone, che venivano fatti macerare finché si produceva una pappa collosa e fluida. Veniva poi raccolta in un telaio e pressata per far fuoriuscire l’acqua in eccesso.
Alla procedura di realizzazione della carta dobbiamo poi sommare il lavoro di scrittura degli amanuensi: ogni parola e ogni lettera veniva scritta a mano con inchiostro e penna d’oca. Chi commissionava un libro, spesso, non viveva abbastanza da vederlo finito!
CASTELLI APERTI
Due gli appuntamenti di “Castelli Aperti” nell’arco dell’anno: uno in Primavera ed uno in Autunno, che permettono entrambi di visitare i numerosi castelli della regione, anche se normalmente non aperti al pubblico: magnifici giardini, saloni ricchi di arte, storia e memorie d’altri tempi.
Sarete accolti direttamente dai proprietari o da professionali guide turistiche per scoprire in ogni dettaglio la storia e i segreti di questi affascinanti edifici. Inoltre, a corredo della visita, ogni castello organizzerà dei piccoli eventi a sua discrezione: mercatini, mostre, esposizioni, dimostrazioni e rievocazioni storiche.
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