Lago di Bordaglia da Pierabech
la variante meno impegnativa
Il lago di Bordaglia è uno dei laghetti più suggestivi della nostra regione. Sorge a 1.790 m.s.l.m all’interno dell’Oasi di Bordaglia, la più vasta oasi di rifugio faunistico regionale. Vi raccontiamo il sentiero più semplice per raggiungerlo!
Lago di Bordaglia
Il lago di Bordaglia è uno dei laghetti più suggestivi della nostra regione. Sorge a 1.790 m.s.l.m all’interno dell’Oasi di Bordaglia, la più vasta oasi di rifugio faunistico regionale. Dal punto di vista naturalistico, è una delle aree a maggior diversità biologica sulle nostre montagne.
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Il sentiero

Il sentiero per arrivare al Lago di Bordaglia parte da Località Pierabech nel comune di Forni Avoltri, in corrispondenza dello stabilimento della Goccia di Carnia (quota 1068 m). Qui troverete larghi spiazzi per parcheggiare l’auto senza problemi.
Cercando sul web, troverete principalmente indicazioni sull’anello del lago di Bordaglia, che prevede un percorso piuttosto impegnativo. Noi abbiamo scelto invece la variante che ci sembrava più semplice: lungo un’ampia carrareccia fino a Casera Bordaglia di Sotto, poi un sentiero più impegnativo fino a Casera Bordaglia di Sopra e rientro per la stessa strada, così da avere un maggiore controllo sui tempi.
Il sentiero parte dal parcheggio della Località Pierabech, che si trova in corrispondenza dello stabilimento della Goccia di Carnia. Purtroppo le nostre difficoltà sono iniziate subito: mentre tutti i cartelli indicano di proseguire verso sinistra (verso la cava mineraria), è sufficiente prendere il sentiero che scende subito sul letto del fiume di fronte al parcheggio. In questo modo si raggiungerà lo stesso sentiero evitando di arrivare fino alla cava mineraria, attraversare il fiume e tornare indietro, visto che ci sono diversi ponticelli anche prima (non visibili dalla strada).
Informazioni importanti
- lungo questo sentiero non vi sono punti di ristoro, è necessario il pranzo al sacco
- c’è solo una fontana con acqua potabile al 100% e si trova vicino a Casera Bordaglia di Sopra (punto di arrivo)
- la segnaletica è pessima
Essendo un anello, potete percorrerlo da due varianti: passando per la Stretta di Fleons (fonte della Goccia di Carnia), Casera Sissanis di Sotto e di Sopra e Sella Sissanis – scegliendo questo percorso vedrete anche il lago Pera – oppure passando per Casera Bordaglia di Sotto e Casera Bordaglia di Sopra.
Noi, avendo letto che il sentiero che passa per la Stretta di Fleons è più impegnativo, abbiamo scelto la seconda variante. Prendiamo quindi il sentiero 141, una larga carrareccia con pendenza leggera ma costante, che costeggia il rio Bordaglia. La carrareccia prosegue nel bosco per almeno un paio d’ore, finché si giunge ad un bivio con diversi cartelli. I cartelli CAI indicano di svoltare a sinistra per Casera Bordaglia di Sopra, ma in realtà si tratta solo di una scorciatoia che taglia un’ampia curva della carrareccia. I cartelli di legno, infatti, indicano che per le Casere Bordaglia si può proseguire sia a destra che a sinistra.
Da qui si raggiunge velocemente uno spiazzo aperto, e in pochi minuti si giunge finalmente a Casera Bordaglia di Sotto.
A Casera Bordaglia di Sotto troverete un tavolo riparato per una pausa o un ristoro. Più avanti c’è una graziosa chiesetta dedicata a Don Bosco.
Il sentiero da Casera Bordaglia di Sotto a Casera Bordaglia di Sopra (dove si trova il lago) è sicuramente il punto più impegnativo. La pendenza aumenta notevolmente, e non si percorre più una carrareccia ma un sentiero stretto nel bosco. In ogni caso è impossibile perdersi e il percorso è ben chiaro.
Quando arrivate alla Fontana dell’Alpino saprete di aver quasi raggiunto la cima. Ancora poche centinaia di metri e raggiungerete Casera Bordaglia di Sopra!
Dalla casera è evidente un breve sentiero che scende verso le sponde del lago (altri 5 minuti di cammino). Per il rientro percorrete il sentiero a ritroso!
dislivello in salita (metri)
quota massima (metri)
quota minima (metri)
lunghezza (km)
tempo di percorrenza (ore)
- difficoltà
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