Forest Sound Track
il sentiero degli alberi di risonanza in Val Saisera
Il Forest Sound Track o Sentiero degli Alberi di Risonanza si chiama così perché si snoda all’interno di una Foresta Millenaria particolarmente pregiata in quanto il legno che vi si trova è particolarmente adatto alla produzione di strumenti musicali di elevata qualità. L’abete di risonanza è il protagonista di questo sentiero: lo ritroviamo nelle meravigliose sculture che si trovano lungo il percorso, nelle tabelle didattiche che ne descrivono le caratteristiche… e naturalmente, intorno a noi!
La Val Saisera
La Val Saisera si snoda da Valbruna fino ai piedi dei gruppi dello Jôf Fuart e del Montasio.
Saisera in sloveno significa “dietro il lago”. Si pensa, infatti, che un tempo qui ci fosse un lago di origine glaciale, come i Laghi di Fusine.
D’inverno questa vallata è un paradiso per gli appassionati dello sci nordico, ma anche per tutti coloro che amano le attività in mezzo alla natura. Passeggiate, ciaspolate, corse in fat bike ed escursioni nordic walking, sia per professionisti che per principianti.
Leggi il nostro articolo sul sentiero invernale Saisera Wild Track
Il sentiero
Il Forest Sound Track o Sentiero degli Alberi di Risonanza si chiama così perché si snoda all’interno di una Foresta Millenaria particolarmente pregiata in quanto il legno che vi si trova è particolarmente adatto alla produzione di strumenti musicali di elevata qualità. L’abete di risonanza è il protagonista di questo sentiero: lo ritroviamo nelle meravigliose sculture che si trovano lungo il percorso, nelle tabelle didattiche che ne descrivono le caratteristiche… e naturalmente, intorno a noi!
Qui in Val Saisera ogni anno si tiene anche un festival dedicato a questo tema, che si chiama appunto Risonanze: viole, violini e violoncelli vengono suonati nel bosco, proprio accanto al legno che ha dato loro vita. Non lo trovate magico?
Il percorso completo del Forest Sound Track è un percorso di 5,5 km all’andata e altrettanti al ritorno, che parte dal centro di Valbruna, nei pressi dell’Hotel Saisera.
Ci sono tuttavia diversi altri punti di accesso:
- Saisera Hütte (in corrispondenza del grande parcheggio)
- Prati Oitzinger (in corrispondenza dell’agriturismo)
- Locanda Montasio (in corrispondenza dell’agriturismo)
In base al punto di partenza che scegliete, potete fare un percorso più o meno lungo e leggermente diverso. Per esempio, se partite da Locanda Montasio, farete un percorso che si snoda per la maggior parte nel bosco, e che interseca i Sentieri della Grande Guerra. Se partite dal centro di Valbruna, potrete fare il percorso più lungo. Se partite dal Saisera Hütte avrete un comodo parcheggio e potrete decidere la lunghezza e la direzione del percorso.
Noi abbiamo scelto di partire dall’Agriturismo Prati Oitzinger, per percorrere il sentiero più breve (2,7 km all’andata e altrettanti al ritorno). Questa variante ci piace per diversi motivi:
- attraversa diversi prati e radure, non si sviluppa interamente nel bosco
- è possibile percorrerlo ad anello, rientrando per una variante
- interseca una parte dei Sentieri della Grande Guerra

Si parte da questo punto, proprio sui prati Oitzinger, e da qui si attraversano altre 2 radure prima di inoltrarsi nel bosco. All’inizio il sentiero è una semplice strada di ghiaia battuta, poi man mano che ci si addentra nel bosco diventa più stretto e un po’ scivoloso, come i classici sentieri che si trovano nel bosco. In ogni caso si tratta di un percorso davvero semplice e adatto a tutti, con poco dislivello e nessun pericolo!
Verso la fine, quasi al raggiungimento del punto di arrivo, il sentiero si interseca con i percorsi della Grande Guerra. È possibile visitare una caverna utilizzata come rifugio per le truppe, un rifugio in legno e una postazione di vedetta. Molto interessante perché arricchisce il percorso di curiosità e informazioni sul territorio.
Una volta raggiunto il punto di arrivo, si può decidere di rientrare per la stessa strada, oppure fare il percorso ad anello. Noi abbiamo scelto il percorso ad anello, ma vi consigliamo di rientrare per la stessa strada. Infatti la strada alternativa è un po’ noiosa: non ci sono le sculture in legno né altre informazioni. Inoltre è necessario guadare il rio Zapraha: anche se l’attraversamento non è particolarmente pericoloso, probabilmente è sconsigliato per chi ha bambini o non vuole bagnarsi!



dislivello in salita (metri)
quota massima (metri)
quota minima (metri)
lunghezza (km)
tempo di percorrenza (ore)
- difficoltà
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